Cina

Era da tempo che volevo visitare la Cina prima che esplodesse sempre di più sotto un profilo urbano e tecnologico e questo viaggio organizzato da Centocittà è stata l’occasione per rendermi conto che ormai le grandi città sono delle megalopoli che non hanno nulla da invidiare ad altre città occidentali, anzi mi è rimasto impresso l’ordine, la pulizia, l’arredo urbano, le strade a 4/5 corsie centrali e a 1/2 corsie nelle laterali per motorini tutti tassativamente elettrici Nelle grandi città ho notato  l’assenza di biciclette.

La sera le città sono vive e capita spesso di incontrare nelle piazze gruppi di persone che ballano al suono di grammofoni portati da qualcuno/a. L’organizzazione perfetta del viaggio (con zero tempi morti e assistenza premurosa e cordiale ci ha permesso di scoprire) i punti salienti dell’antica civiltà cinese (la Città proibita, la Grande Muraglia, l’inimmaginabile esercito di terracotta), del suo mondo in fermento (Shangai, da sempre ponte verso l’occidente;

Pechino, da antica capitale a megalopoli moderna) ma cercando di scoprire anche ciò che, con difficoltà, persiste ancor oggi della “Cina delle tradizioni”: Pingyao, la città di “Lanterne Rosse” probabilmente la più bella delle città storiche cinesi;

la regione dello Shanxi, sconosciuta al turismo internazionale, con valli sacre, grotte, monasteri buddhisti costruiti a metà altezza su pareti rocciose verticali.

Una sorta di pellegrinaggio alle fonti dell’armonia e nello stesso tempo un incontro con le contraddizioni di una civiltà in corsa smisurata verso il progresso e il benessere, la cui diversità radicale rispetto ad ogni altra cultura del pianeta rappresenta la ragione del suo fascino profondo e misterioso.


Complimenti

Angelo – Maggio 2016

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